mercoledì 10 dicembre 2008

Corinaldo, convegno sabato 13 dicembre


LA VIOLENZA CONTRO LA DONNA: USCIRE DAL SILENZIO



CORINALDO, 13 DICEMBRE 2008 – ore 17.00

Sala Consiliare – Municipio - Via del Corso



coordina

Myriam FUGARO – Presidente Associazione Donne e Giustizia


Proiezione cortometraggio: “Piccole cose di valore non quantificabile”

interventi


Le relazioni familiari violente e l’esperienza dei centri antiviolenza

Simona CARDINALETTI - Cooperativa “La Gemma”,Ancona


La legge regionale n.32/2008 'Interventi contro la violenza sulle donne'

Stefania BENATTI - Consigliere regionale PD


L’importanza della prevenzione: il progetto ‘I teatri dell’anima’

Adriana CELESTINI- Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche

mercoledì 10 settembre 2008

Iniziativa del Partito Democratico di Corinaldo

Circolo di Corinaldo


Venerdì 12 Settembre - ore 21.00


Ristorante "Il Casolare"

Corinaldo - Ancona



Sviluppo, valorizzazione e turismo.
Problemi aperti e nuove prospettive per il territorio collinare: idee a confronto nel PD



coordinatrice della serata:
Monica BOCCI – Coordinatore PD di Corinaldo


Interverranno:
Giuseppe SACCINTO – Capogruppo minoranza consiliare
Adolfo GIANPAOLO – Presidente Commissione Turismo Corinaldo
Arduino TASSI – Provincia di Ancona-Presidente V Commissione
Turismo
Luca PIERMATTEI – Esperto progettazione fondi strutturali


Seguirà il dibattito

lunedì 11 agosto 2008

Salva l'Italia

La campagna Salva l'Italia ha l’obiettivo di raccogliere 5 milioni di firme fino al giorno della manifestazione nazionale del 25 ottobre, è una straordinaria occasione per coinvolgere attorno alla nostra piattaforma le forze sociali ed economiche dei nostri territori e tantissimi cittadini che vedono nel Partito Democratico un riferimento per impegnarsi e partecipare..


domenica 29 giugno 2008

Iniziativa dei Giovani Democratici di Corinaldo

Circolo di Corinaldo - Sezione Giovani

Venerdì 4 luglio - ore 21

Pasticceria Antonelli - Viale degli Eroi, 43

Corinaldo - Ancona


Il Disagio Minorile

Dibattito


Interverranno:

MARA MAGNANI - psicologa

NICOLA BRUNETTI - dirigente scolastico

SONIA GREGORINI- assistente sociale

lunedì 19 maggio 2008

Iniziativa della Lista Civica "Uniti per Corinaldo"

Lista Civica "Uniti per Corinaldo"


Banche, possiamo fidarci?

Approfondimenti sul rapporto banche-clienti


relatore: dott. Daniele Del Maestro
funzionario della società “S.O.S Finanziario”

modera: Laura Mandolini - giornalista




Giovedì 22 maggio 2008
ore 21.00 - Sala “Arnaldo Ciani”
(già Sala Grande) Palazzo Comunale di Corinaldo


Interventi:
* Banca di Credito Cooperativo di Corinaldo
* Banca delle Marche
* Banca Popolare dell’Adriatico
* Banca Popolare Etica

I cittadini sono invitati a partecipare

martedì 15 aprile 2008

Grazie Elettori di Corinaldo !!!

Qui di seguito i risultati elettorali
di Corinaldo


CORINALDO - RISULTATI CAMERA DEI DEPUTATI



VOTI




%


IL POPOLO DELLA LIBERTA'1.32038,89
LEGA NORD702,06

TOTALE COALIZIONE - SILVIO BERLUSCONI
1.39040,95
PARTITO DEMOCRATICO1.34839,72
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI1203,54

TOTALE COALIZIONE - WALTER VELTRONI
1.46843,25
UNIONE DI CENTRO2306,78

TOTALE COALIZIONE - PIER FERDINANDO CASINI
2306,78
LA SINISTRA L'ARCOBALENO952,8

TOTALE COALIZIONE - FAUSTO BERTINOTTI
952,8
LA DESTRA - FIAMMA TRICOLORE912,68
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI341
FORZA NUOVA180,53
SINISTRA CRITICA150,44
PARTITO SOCIALISTA140,41
P.LIBERALE ITALIANO120,35
PER IL BENE COMUNE100,29
ASS.DIFESA DELLA VITA ABORTO?NO,GRAZIE90,26
UNIONE DEMOCRATICA PER I CONSUMATORI80,24






CORINALDO - RISULTATI SENATO

ListaVoti%
IL POPOLO DELLA LIBERTA'1.25640,2
LEGA NORD591,89
TOTALE COALIZIONE - SILVIO BERLUSCONI1.315
42,09

PARTITO DEMOCRATICO1.24539,85
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI1153,68

TOTALE COALIZIONE - WALTER VELTRONI
1.36043,53

UNIONE DI CENTRO
2066,59
TOTALE COALIZIONE - PIER FERDINANDO CASINI2066,59
LA SINISTRA L'ARCOBALENO822,62

TOTALE COALIZIONE - FAUSTO BERTINOTTI
822,62
LA DESTRA - FIAMMA TRICOLORE742,37
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI310,99
PER IL BENE COMUNE160,51
PARTITO SOCIALISTA130,42
P.LIBERALE ITALIANO100,32
SINISTRA CRITICA90,29
UNIONE DEMOCRATICA PER I CONSUMATORI80,26

lunedì 7 aprile 2008

Grande successo per l'incontro dei Giovani Democratici a Corinaldo

Venerdì 4 aprile oltre 50 persone di cui la metà ragazzi, hanno partecipato all'incontro politico sulla Precarietà e Formazione giovanile tenuto dalla Prof.sa di Economia Mariangela Paradisi dell'Univ. Politecnica delle Marche e dall'Assessore Regionale alla Formazione professionale e al Lavoro Ugo Ascoli.

L'iniziativa è iniziata con la lettura di una lettera redatta da una giovane precaria indirizzata a Veltroni, poi la parola è passata alla Prof.di economia Mariangela Paradisi. La docente univeritaria ha spiegato e discusso tutti i termini tecnici del mondo del lavoro, iniziando con un escursus storico dell'evoluzione del modo del lavoro, fino ai giorni d'oggi con l'avvento della flessibilità, della precarietà, della formazione permanente.

Particolarmente utile è stato distinguere il termine flessibilità dove un giovane nella sua vita lavorativa per il futuro dovrà e potrà "positivamente" cambiare il proprio lavoro e quindi anche le sue condizioni economiche; a precarietà che tanti giovani sentono sulla loro pelle, ossia un cambiamento lavorativo senza certezze sociali e sostegno economico nel periodo di transizione lavorativa.


L'Assessore Ugo Ascoli invece ha parlato del programma del Partito Democratico ove sono inseriti tra i primi punti, l'introduzione dei famosi ammortizzatori sociali in caso di cambiamento o della fine di un rapporto lavorativo e la formazione professionale che permette una riqualificazione lavorativa del soggetto e quindi la possibilità di trovare un nuovo posto di lavoro anche grazie agli Uffici per l'Impiego.

L'incontro poi si è focalizzato su domande ed esempi concreti forniti dai stessi ragazzi presenti all'incontro; un confronto bellissimo sul mondo giovanile, sul lavoro e la formazione che i giovani democratici corinaldesi si auguravano prendesse corpo.

La serata è stata così interessante e partecipata che è durata per più di tre ore, i giovani organizzatori hanno ribadito la loro intenzione di andare avanti su questa strada politica, con altre tematiche, concrete e vicino al mondo giovanile spesso trascurato dalla politica.

sabato 5 aprile 2008

SI PUO' FARE !!!

Invitiamo a guardare questo video cliccando qui sotto:




Dal sito www.sipuofare2008.net

Otto ragazzi, tanti amici, competenza, voglia di fare e un solo candidato.
Non è il teaser di lancio dell’ennesimo reality, ma sono gli elementi della formula che ha dato vita al video “Sipuòfare2008”.
L’idea di questo video nasce da un gruppo di ragazzi, tutti professionisti della comunicazione, che hanno deciso di mettere insieme le loro competenze nei diversi ambiti, dall’analisi semiotica alla regia, dall’ufficio stampa alla produzione cinematografica, per fare un “regalo” speciale a Walter Veltroni a pochi giorni dal voto.
Realizzarlo è stato semplice, grazie all’aiuto di tanti amici che hanno collaborato alle diverse fasi della lavorazione, ma anche all’impegno spontaneo e spassionato di alcuni personaggi, come Neri Marcorè, Adolfo Margiotta, Giobbe Covatta, Luca Barbarossa, Corrado Scalia, Giacomo Gonnella, Alessandro Averone, Chiara Visca, Flaminia Bonciani e di gente comune che ha prestato il proprio volto, come Valentina, Marco, Fabrizio, Daila e il piccolo Giordano.
La musica è originale, composta appositamente per questo video; le parole, invece, sono “rubate” direttamente a Walter Veltroni.
Un’idea semplice che prende le mosse dai video realizzati negli Usa per Barack Obama, con un riadattamento alla situazione italiana e alle sue peculiarità.
L’intento è di dare un impatto emotivo, creare un clima coinvolgente e un’atmosfera di empatia intorno a Walter Veltroni, alle sue idee, ai valori di cui si fa portavoce.

venerdì 28 marzo 2008

Incontro dei Giovani Democratici di Corinaldo


Venerdì 4 aprile ore 21

presso la Pasticceria Antonelli

Corinaldo (An), Viale degli Eroi, 43



Incontro - Dibattito:

Dannata Precarietà

Il precariato giovanile come emergenza sociale e la formazione permanente come opportunità per i giovani e per le imprese


Interverranno:

MARIANGELA PARADISI - Università Politecnica delle Marche – Economia

UGO ASCOLI Assessore alla formazione professionale e lavoro Regione Marche




Seguirà il Dibattito


mercoledì 26 marzo 2008

Corinaldo: gli appuntamenti del Partito Democratico



Cari concittadini,

il 13 e 14 aprile si terranno le elezioni per rinnovare la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica.

Un appuntamento importante che vedrà presente un nuovo soggetto politico; il Partito Democratico che indica Walter Veltroni quale candidato alla Presidenza del Consiglio.

Siamo convinti che sia veramente possibile fare un’Italia moderna e che il voto possa servire per cambiare la nostra Nazione. Ecco perché Veltroni invita gli italiani a non pensare a quale partito, ma pensare quale Paese si vuol costruire.

Il Partito Democratico si presenta da solo alle elezioni, senza alleanze, convinto che sia giunto il momento di assicurare al Paese, in un momento difficile per l’economia mondiale, quella governabilità che le coalizioni precedenti, litigiose al proprio interno, non hanno saputo assicurare.

In questo momento, noi, soli, ci sentiamo:

- liberi di avanzare le nostre proposte ed il nostro programma per il rinnovamento del Paese;

- liberi di realizzare, in caso di vittoria, il nostro programma senza i condizionamenti paralizzanti da parte di piccoli partiti più interessati alla propria sopravvivenza che agli interessi generali dell’Italia.

Anche Corinaldo può dunque dare il suo contributo per far nascere un’Italia diversa e migliore e con questo obiettivo il Comitato di Corinaldo sta lavorando.

Abbiamo organizzato alcune iniziative, a cui vi invitiamo a partecipare. Sarà l’occasione per vederci e discutere non solo in questa fase della campagna elettorale, ma anche per avviare un percorso solido del nuovo Partito a Corinaldo.

DOMENICA 30 MARZO – ore 9.30 – in Piazza della Fontana, saremo presenti per la distribuzione di materiale e per informazioni;

VENERDI’ 4 APRILE - ore 21,00, presso la Pasticceria Antonelli incontro-dibattito sul tema della precarietà e formazione organizzato dai giovani democratici di Corinaldo;

DOMENICA 6 APRILE – ore 9.30 – in Piazza della Fontana, saremo di nuovo presenti per la distribuzione di materiale e per informazioni.

Alle 12.30 ci troveremo al ristorante “I Tigli” per un pranzo conviviale. Saranno presenti candidati alla Camera e al Senato. Il costo del pranzo è di € 25,00. Per le adesioni chiamare al 3472996749- 3498552303. Si prega di confermare la propria partecipazione entro e non oltre il 3 aprile.

VENERDI’ 11 APRILE - ore 21,00, ci troveremo di nuovo al ristorante “I Tigli” per la chiusura della campagna elettorale.

Auspicando una numerosa partecipazione, inviamo cordiali saluti.

Corinaldo, 19 marzo 2008

Il Comitato del PD di Corinaldo


lunedì 24 marzo 2008

La lettera di Veltroni al popolo delle primarie



Ci siamo. Siamo arrivati al momento decisivo.

Con la sua nascita, il Partito democratico ha cominciato a cambiare la politica italiana, lo ha fatto grazie alla tua partecipazione, alla tua passione, che insieme a quella di altri milioni di persone, in una bellissima giornata di ottobre, ha permesso di realizzare il progetto, il sogno, che avevamo nel cuore.
Ora abbiamo, fra poche settimane, l’occasione per dare corpo, per tradurre in atti concreti, quella che è la ragione, la missione, il senso stesso del Partito Democratico: cambiare l’Italia, unirla, liberare le sue
energie e farla crescere, restituire agli italiani e soprattutto ai giovani, alle nuove generazioni, speranza, fiducia nel futuro, serenità, sicurezza.

È stata la tua presenza, quel 14 ottobre, ad avviare il tempo del coraggio e del cambiamento, a darci la forza di candidarci da soli alla guida del Paese, finalmente liberi di presentare le nostre idee, le nostre proposte, il nostro programma di governo. Dopo la nostra scelta tutto si è messo in movimento. È diventato chiaro, evidente, che da una parte c’è il passato, dall’altra c’è il futuro. Da una parte c’è la riproposizione di un film già visto, con gli stessi interpreti, con lo stesso copione, tutto esattamente come prima. Dall’altra la possibilità di uscire dal clima di odio e dalle divisioni di questi ultimi quindici anni, di voltare pagina,di cambiare non semplicemente un governo, ma il Paese.
È per questo che io mi sono candidato. Non per ricoprire una carica, ma per contribuire al cambiamento che serve all’Italia.

Gli italiani si stanno accorgendo di quanto sia netta, e decisiva, la scelta che faranno il 13 e il 14 aprile. Me ne rendo conto sempre di più ogni giorno, in ogni tappa del viaggio appassionante che mi sta portando in tutte le province italiane. C’è un’Italia viva, c’è un’Italia che è in piedi, ci sono italiani che faticano e lavorano, che studiano, che hanno idee e investono su se stessi per realizzarle, che si occupano degli altri, che fanno sacrifici per mantenere con onestà la loro famiglia.

È a tutti loro, è a questa Italia vera, che noi vogliamo parlare. La campagna elettorale è difficile, ma è aperta. Molto più di quanto non si pensasse all’inizio. In poche settimane abbiamo recuperato terreno,e moltissime sono le persone ancora indecise. L’esito non è affatto scritto, e dipenderà da quello che ognuno di noi riuscirà a fare da qui al 13 aprile.
Il tuo impegno è fondamentale. Ti chiedo, per questo, di tornare domenica 30 marzo nel circolo, nell’associazione, nella sede dove hai votato alle primarie di ottobre. Lì troverai materiale, opuscoli, vademecum e “istruzioni per l’uso” che ti aiuteranno a partecipare in modo ancora più attivo alle ultime due settimane di campagna elettorale.
Il risultato dipende anche da te. Da te dipende quello che insieme potremo fare. Quello che insieme faremo per l’Italia.


Roma, 10 marzo 2008

Walter Veltroni

martedì 4 marzo 2008

I Candidati del Partito Democratico



Dal Corriere della Sera abbiamo appreso in aggiornamento reale tutte le liste dei candidati del Partito Democratico presentate questa mattina da Walter Veltroni.

sabato 1 marzo 2008

Vincerà la voglia di nuovo !!!

Dal Sito Nazionale del Partito Democratico:

Si sente un'aria del tutto nuova. C'è qualcosa che i sondaggi non misurano, un desiderio di novità che noi intercettiamo.
Walter Veltroni

“È una 26enne, da anni impegnata. Non c'è bisogno di avere tanti anni per saper dare tanto”. Si chiama Pina Picerno la capolista del Partito democratico in Campania, presentata oggi da Walter Veltroni al teatro del Pavone a Perugia. Qui, davanti a una platea affollatissima, ha parlato di giovani, scuola, formazione e lavoro dei giovani.

Dopo i nomi dei giovani Antonio Boccuzzi, operaio della Thyssen sopravvissuto alla tragedia torinese del dicembre scorso, di Loredana Ilardi, palermitana di 33 anni e operatrice in un call center con uno stipendio di 700 euro al mese, e di Franca Biondelli dipendente di una Asl piemontese, ecco un altro volto nuovo.

Veltroni ha detto che non si presenterà capolista in nessuna circoscrizione, ma in quattro di esse sarà al secondo posto dietro ad un giovane: in Lombardia dietro a Matteo Colaninno, a Roma dietro a Marianna Madia, in Sicilia dietro a un 30enne di cui sarà annunciato presto il nome, e in Campania dopo Pina Picerno. “Il Pd corre finalmente libero, e chi voterà per noi sa che se vinceremo l'Italia potrà rivivere un tempo mai vissuto se non negli anni '60 con il primo centrosinistra”, dice il candidato premier del Pd, rivolgendosi ai giovani.

“Se vincerà la destra si riproporrà il vecchio schema dei veti incrociati. Con noi l'Italia sarà in una posizione unica nella sua storia: al governo ci sarà un solo partito, con un solo programma, un solo gruppo parlamentare, e un solo leader”.

Veltroni ha insistito molto sul concetto che l'Italia debba riguadagnare punti sul piano della competitività: “Il nostro problema - spiega - è una società immobile, che si riproduce come una decalcomania. Il paese ha bisogno ritrovare se stesso e la velocità perduta. Per far questo - conclude - dovrà puntare sull'innovazione e sulla ricerca".

E sui sondaggi di questi giorni il leader del Pd è chiaro: “Si sente un'aria del tutto nuova. C'è qualcosa che i sondaggi non misurano, una voglia di nuovo che noi intercettiamo”, sostiene Veltroni mentre cita un recente sondaggio in base al quale il Pd è il partito che intercetta maggiormente le preferenze dei giovani: “Tra i ragazzi siamo dieci punti avanti rispetto al partito della destra, e per me questo è un dato molto importante”.

mercoledì 20 febbraio 2008

Veltroni a Falconara


UN' ITALIA MODERNA: SI PUO' FARE

Partecipa:

WALTER VELTRONI

GIOVEDI' 28 FEBBRAIO, ORE 15

FALCONARA MARITTIMA PALASPORT BADIALI

martedì 19 febbraio 2008

La mia eredità

Dal quotidiano "La Stampa" del 19/02/08 riportiamo la lettera inviata da Romano Prodi sull'eredità del proprio Governo:

La mia eredità

Caro direttore,

l’editoriale di Luca Ricolfi, apparso ieri sul suo giornale, mi impone di intervenire in quanto - pur di sostenere le proprie tesi in vista della competizione elettorale - l’editorialista non si fa scrupolo di usare in modo strumentale e scorretto molte cifre che si riferiscono all’azione del mio governo.

Per evitare ulteriori «incomprensioni», mi permetterà di far seguire a ogni considerazione «virgolettata» di Ricolfi, la valutazione ufficiale mia e del governo, confidando di evitare un successivo rimpallo di dichiarazioni.

«Lotta all’evasione. La cifra di (almeno) 20 miliardi recuperati è altamente controversa, ed è stata messa in dubbio da vari analisti e centri di studio indipendenti. Per il 2006, unico anno per il quale si dispone già di dati completi, non è nemmeno certo che esista un effetto-Visco (la mia migliore stima fornisce un recupero di evasione di appena 1,7 miliardi)».

La stima del recupero di evasione per oltre 20 miliardi di euro è robusta ed ampiamente documentata dai documenti ufficiali presentati dal governo al Parlamento. A sostegno della credibilità della stima è l’andamento dell’elasticità delle entrate tributarie al Pil.

Dal 2001 al 2005 è stata pari allo 0,75 per cento. Nel 2006 è stata pari al 2,6 per cento; nel 2007 è stimata all’1,6 per cento.
È vero che nel corso del 2006 anche altre economie sviluppate hanno avuto un aumento dell’elasticità, tuttavia laddove essa è aumentata di più (Spagna), l’incremento è stato inferiore alla metà di quello raggiunto in Italia.

Più in dettaglio, l’imposta maggiormente sensibile alla lotta all’evasione è l’Iva da scambi interni, la quale ha un termine di confronto molto chiaro per misurare l’emersione di base imponibile: i consumi interni. A partire da maggio 2006, il gettito Iva da scambi interni è aumentato a tassi più che doppi rispetto alla crescita dei consumi interni. Anche nel 2007, il gettito Iva da scambi interni ha superato nettamente l’incremento dei consumi interni. In sintesi, è emersa senza alcun dubbio nuova base imponibile.

In ogni caso, la discussione sulla quantità di risorse recuperate non può offuscare un punto politico incontrovertibile, sottolineato innanzitutto nella letteratura economica: i condoni favoriscono l’evasione. I 20 condoni realizzati dal governo che ci ha preceduti hanno sicuramente determinato l’ampliamento dell’irregolarità fiscale.

E non a caso, l’Italia ha ancora un procedimento in corso presso la Corte di Giustizia Europea per il condono Iva del 2003, proprio per l’effetto di tale condono sull’evasione e quindi sul gettito Iva per il Bilancio della Commissione Europea (alimentato dall’imposta raccolta nei Paesi membri). La discontinuità nella politica fiscale con il governo da me presieduto ha certamente innalzato la correttezza nel comportamento dei contribuenti.

«Quel che in compenso è certo è che il governo Prodi ha sempre tenuto basse le previsioni sulle entrate fiscali, e proprio grazie a questo artificio contabile ha fatto emergere i vari “tesoretti”».

Innanzitutto, oltre che nell’extragettito non previsto, i risultati della lotta all’evasione sono presenti nel gettito previsto in conseguenza di precise misure di intervento contenute nel decreto di luglio 2006 e nella legge finanziaria per il 2007. La quantificazione di tali misure ha avuto il vaglio della Ragioneria Generale dello Stato e dei Servizi competenti di Camera e Senato. In particolare, il decreto del luglio 2006 conteneva misure antievasione quantificate in quasi 3 miliardi euro, mentre la legge finanziaria per il 2007 associava agli interventi antievasione quasi 6 miliardi di euro. In sintesi, quasi la metà degli oltre 20 miliardi di recupero di evasione sono frutto di un ventaglio di interventi dall’impatto finanziario ufficialmente previsto e «bollinato».

E comunque, a proposito di previsioni «tenute basse», va sottolineato che le previsioni devono soddisfare precisi criteri di contabilità pubblica. Il ministero dell’Economia e delle Finanze poteva incorporare nelle previsioni soltanto l’effetto di misure direttamente quantificabili.
Il miglioramento della regolarità dei comportamenti è per definizione non quantificabile ex ante, in quanto dovuto al clima fiscale promosso dal governo: dalla credibile eliminazione dei condoni, al riavvio dell’attività dell’Agenzia delle Entrate, anche con iniziative esemplari su grandi evasori. I risultati del clima fiscale si misurano ex post, in particolare attraverso l’elasticità di specifiche imposte rispetto a specifiche basi imponibili.

Si aggiunga poi un’altra circostanza: per un Paese ancora fortemente indebitato come l’Italia mancare di prudenza con le previsioni finanziarie - come ad esempio capitò al governo Berlusconi nei Dpef 2003-2006 - può essere molto dannoso. Costruire quadri finanziari poco realistici significa esporsi al rischio di entrate più basse rispetto a quanto stimato e di spese pubbliche destinate a crescere, proprio a causa di una programmazione «lassista», ben più di quanto sia consentito dall’andamento dell’economia. Atteggiamenti prudenziali non solo sono giustificati, ma costituiscono la base onesta per una buona e corretta programmazione finanziaria.

«Uso dell’extragettito. Quale che sia l’origine del cosiddetto extragettito (gettito non previsto dal governo), è incontrovertibile che i contribuenti non hanno visto sgravi fiscali per 20 miliardi di euro (la lotta all’evasione fiscale non doveva servire a ridurre le tasse ai contribuenti onesti?). Essi hanno invece assistito, nel corso del 2007 a una sistematica opera di dissipazione del gettito non previsto. Visco metteva i soldini nel salvadanaio, i “ministri di spesa” lo rompevano tutte le volte che si accorgevano che era pieno (Dl 81, Dl 159, Finanziaria 2008)».

Se quello che scrive il professor Ricolfi fosse vero, nel 2007 avremmo dovuto assistere a un aumento delle spese di pari entità rispetto ai guadagni ottenuti in termini di gettito con la migliore crescita economica e con la lotta all’evasione. Ma così non è stato. Non abbiamo ancora i dati definitivi, ma le informazioni ufficiali a disposizione ci consentono di affermare che:
il disavanzo pubblico sarà con grande probabilità sotto il 2% del Pil, ben al di sotto del 2006 e degli anni precedenti; il fabbisogno di cassa delle Amministrazioni Pubbliche potrebbe essere risultato nel 2007 «prossimo per l’intero anno a 38 miliardi, circa il 2,5% del Pil (il valore più basso degli ultimi quattro decenni)» (p. 28, Bollettino Economico Bankitalia, gennaio 2008);

Sulla base di elaborazioni dei dati Bankitalia resi noti l’11 febbraio 2008, l’andamento delle spese di cassa del bilancio statale riferito all’intero 2007 mostra rispetto al 2006 che le spese correnti al netto degli interessi passivi (questi ultimi aumentati tra il 2006 e il 2007 di circa 7 miliardi di euro) sono praticamente rimaste invariate in termini nominali (e quindi calate in termini reali di circa il 2%); mentre le spese in conto capitale, così come tutti ci chiedevano, sono aumentate di poco più di 8 miliardi di euro; e, di conseguenza, che le spese totali al netto degli interessi sono aumentate del 2,1%, restando sostanzialmente invariate in termini reali. Ricordo solo che il tasso di crescita delle spese negli anni precedenti era ben superiore, quasi il doppio, di quanto realizzato dal mio governo.

Aggiungo anche che nei miei 20 mesi di governo l’aumento delle entrate e il controllo delle spese - a cominciare da quelle rientranti nei «costi della politica» - hanno consentito di ridurre il cuneo fiscale di cinque punti percentuali sulle imprese e sui lavoratori; di riformare l’imposta sulle imprese con un abbassamento dell’aliquota di cinque punti e mezzo; di introdurre semplificazioni e facilitazioni («forfettone») per le piccole imprese; di ridurre l’aliquota Irap, di abbassare la pressione fiscale sui redditi medio-bassi.

Certo - ma ne sono orgoglioso - abbiamo aumentato le risorse destinate ai più poveri (pensionati e incapienti), ai precari (introduzione dell’indennità di maternità, dell’indennità malattie, migliori condizioni per le pensioni future, facilitazioni per il riscatto ai fini pensionistici della laurea), alle giovani coppie in affitto e l’elenco potrebbe continuare.

«Morale. Il governo Prodi consegna all’Italia una situazione nella quale non c’è più alcun extragettito da spendere e, se anche qualche risorsa dovesse mai spuntare fuori, verrebbe immediatamente bruciata per coprire i 7-8 miliardi di spese non messe in bilancio dalla Finanziaria 2008».

In sintesi, quando il governo che ho avuto l’onore di guidare si è insediato, l’Italia era ancora sotto la procedura per disavanzo eccessivo da parte dell’Unione Europea. Proprio in questi giorni il Commissario Almunia ha annunciato che dal prossimo aprile la procedura sarà cancellata. Al tempo stesso, spese pubbliche, evasione fiscale e disavanzo pubblico erano in forte crescita, il debito pubblico rispetto al Pil aveva ripreso a salire. Oggi siamo in una situazione nella quale le spese sono tornate nell’alveo delle necessità del risanamento, l’area dell’evasione fiscale è stata visibilmente ridotta, il disavanzo pubblico è solidamente sotto il 3% del Pil, il debito rispetto al Pil è nuovamente e significativamente in discesa.

I grandi obiettivi del pareggio di bilancio e di un debito pubblico sotto il 100% del Pil non sono più dei miraggi, ma delle mete realistiche che è diventato possibile raggiungere negli anni a noi più prossimi. E si tratta di mete che la nuova situazione del bilancio consente di accompagnare alle misure, altrettanto necessarie, di riduzione del carico fiscale.

Come detto più volte, saranno i prossimi dati di consuntivo 2007 e la prossima Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica a certificare il buon andamento delle finanze pubbliche e a aggiornare le previsioni sul 2008. Mi limito solo a ricordare quanto da altri già scritto è cioè che il governo che verrà farà bene a preservare la buona eredità che noi lasciamo sia sul fronte dell’aumento del gettito da evasione sia della gestione delle spese pubbliche.

Mi scuso per la lunghezza della risposta e per l’elencazione di cifre, percentuali e dati economici. Ma credo si tratti di una precisazione doverosa al fine di evitare che tali e tante imprecisioni possano diventare strumento di mistificazione elettoralistica.

lunedì 11 febbraio 2008

Tutto è cominciato...

Walter Veltroni ha tenuto il suo "Discorso per l'Italia" a Spello, 10 febbraio 2008


Il destino dell’Italia
“Cominciare da qui, da questa piazza, da questo borgo, con alle spalle questo magnifico panorama italiano, è un modo per dire a cosa pensiamo: non al destino di questo o quel leader, non a questo o quel partito, ma al destino dell’Italia, al nostro Paese, alla sua struggente e meravigliosa bellezza e alla sua storia grande e tormentata, alle gravi difficoltà del suo presente e alle straordinarie potenzialità del suo futuro”.

L’ambientalismo del fare
“Lo sviluppo contro l’ambiente non è sviluppo. Ma anche viceversa: una difesa dell’ambiente che si riduca alla moltiplicazione di vincoli e veti contro la crescita è sterile e perdente. E invece, un nuovo ambientalismo, un ambientalismo positivo, un ‘ambientalismo del fare’, come lo abbiamo chiamato, inserito in una nuova cultura della sostenibilità e della qualità della vita, può diventare un formidabile volano di sviluppo. Prendiamo il sole: non è solo un’alternativa al petrolio per la salute della Terra, ma uno dei principali traini della crescita di domani”.

Il futuro, il tempo in cui dobbiamo andare
“Non bisogna aver paura del nuovo. Il futuro è l'unico tempo in cui possiamo andare. Ma il nostro paese, i suoi meccanismi politici ed istituzionali, sembrano temere le cose nuove. Sembrano paralizzati dal demone del conservatorismo. Sembrano pensare che il mestiere di chi può decidere sia solo quello di rinviare; il mestiere di chi ha il potere sia solo quello di usarlo per mettere veti, paletti, bloccare sul nascere quella meraviglia che è il nuovo. Il nuovo che sorge dal talento, dalla scienza, dall’energia delle donne e degli uomini”.

L’Italia che vogliamo
“Una nuova generazione di italiani chiede una Italia più aperta e dinamica, più giovane e mobile. L'Italia del nuovo millennio, non l'Italia della fine del secolo precedente. L'Italia dell'ascolto e della ricerca, l'Italia del rigore e della responsabilità, l'Italia dei doveri e non solo dei diritti. L'Italia della mobilità sociale e non dei corporativismi asfissianti. L'Italia della ricerca, della scienza e della tecnologia e non degli steccati ideologici. L’Italia della legalità e non della furbizia. L'Italia che ritrova i valori, il senso della sua grandezza e l'orgoglio di sé”.

Lo spirito da ritrovare
“Viviamo più a lungo perché viviamo meglio. So che dire questo contrasta un po’ col luogo comune per cui ieri è sempre meglio di oggi. Ma è proprio di questo che ci dobbiamo liberare. Non restiamo con la testa rivolta all’indietro, ad un passato del quale dobbiamo riconoscere la grandezza e dal quale, come abbiamo detto, possiamo trovare stimoli. Ma invece viviamo pienamente il presente e volgiamo lo sguardo al futuro. Oggi abbiamo immense possibilità: di sapere, di conoscere, di viaggiare e dialogare, di scoprire”.

Quale politica?
“Una politica che nello stesso giorno in cui un uomo che fa onore all’Italia, Umberto Veronesi, indicava vie nuove per il futuro della lotta al cancro, dava un triste spettacolo di sé, con quegli schiamazzi e quegli sputi nell’Aula del Senato che hanno dato un’immagine dell’Italia che non meritiamo e non vogliamo più vedere. E state certi che quel senatore troverà ospitalità in qualche lista. Quelle urla sono la più brutta espressione di una politica senza radici nella grande storia italiana, ripiegata su se stessa, priva della voglia di rischiare, di conoscere le sfide brucianti di un tempo nuovo. Dell’incapacità di fare ciò per cui il Presidente Napolitano non ha mai smesso di spendere energie e saggezza: mettere al primo posto il bene del Paese, al primo posto l’amore per le istituzioni. Quello che nelle ultime settimane avrebbe dovuto far scegliere non la propria presunta convenienza, ma la riscrittura delle nostre regole comuni: una legge elettorale per la stabilità e la riduzione della frammentazione del sistema politico, una sola Camera legislativa, la riduzione del numero dei Parlamentari e dei costi della politica”.

Un progetto per cambiare il Paese
“Noi siamo pronti. E' all'Italia vera, che noi parliamo. Oggi, grazie al lavoro del governo Prodi, possiamo fare quello che non è mai stato fatto. Quello, gli italiani lo sanno, che è stato ogni volta annunciato ai quattro venti, ma non realizzato. Verrà il tempo per dire agli italiani ciò che è nostro dovere dire: questo è il nostro progetto per cambiare il Paese, queste sono le cose che faremo per fronteggiare i problemi e trovare soluzioni. E lo potremo dire guardando negli occhi l’Italia, perché abbiamo deciso, unilateralmente, di correre liberi. Liberi, più che soli”.

Il tempo del coraggio e del cambiamento
“Il tempo della decisione e della responsabilità. Gli occhi degli italiani hanno visto troppo odio e divisioni in questi anni. Unire l'Italia, restituirle forza e orgoglio di sé. Ritrovare quel desiderio del nuovo che è l'energia vitale di una comunità. Chi, più di noi, più degli italiani, può unire passato e futuro? L'Italia deve essere unita. L'odio e le divisioni di questi anni ci hanno fatto perdere occasioni importanti”.

Gli italiani vogliono una stagione nuova
“Gli italiani non “appartengono” a nessuno, se non a se stessi. Appartengono alla propria coscienza, alla propria mente, al proprio cuore. Ed è così che decideranno, il 13 aprile. Di una cosa sono certo: gli italiani vogliono uscire dalla confusione, dall’instabilità e dall’immobilismo. Vogliono una stagione nuova. L'Italia deve lasciare l'odio e scegliere la speranza. L'Italia deve lasciare la paura e scegliere il nuovo”.

Poche righe, un pezzetto di storia
“L’altro giorno, la sera stessa in cui abbiamo presentato il nuovo sito internet del Partito democratico, è arrivata una mail. Poche righe, a raccontare un pezzetto della nostra storia. ‘Ricordo con grande nostalgia – dice la lettera – quando mio nonno mi portava nella stalla a vedere i buoi, io avevo quattro cinque anni. Mi raccontava tante storie, ma una la ricordo molto bene. E' quella di quando lui aveva nascosto nella stalla un gruppo di partigiani che erano sfuggiti ad un rastrellamento fascista e aveva messo a repentaglio la sua vita e quella di tutta la sua famiglia. Però l'aveva fatto e ancora ricordo che me lo diceva come se fosse la cosa più ovvia. Di fronte alla difesa della libertà e della propria patria non c'è esitazione, si fa cosa si deve fare e basta. Non l'ho mai ringraziato abbastanza per queste storie, certo che ancora oggi che ho 51 anni le ricordo volentieri, sono parte di me stesso me le porto dentro di me. Vorrei che il Partito Democratico avesse questi sapori veri, autentici’. L’Italia è questo. L’Italia è andata avanti così. Così è diventata una grande democrazia, uno dei pilastri della nuova Europa unita, dell’utopia di Altiero Spinelli divenuta realtà”.

Il fallimento della politica
“Il bipolarismo che abbiamo conosciuto in questi anni si è dimostrato incapace di uscire dallo schema dello scontro ideologico. L’ideologia non c’era più, ma è come se la politica non fosse capace di rinunciare ai suoi cascami: la cultura del nemico, il dualismo manicheo, la demonizzazione dell’avversario, a volte un vero e proprio sentimento di odio, almeno predicato e ostentato, nei confronti della parte avversa. La politica in questi anni non è riuscita a imprimere forza, a portare avanti quelle grandi riforme, quelle liberalizzazioni e modernizzazioni di cui l’Italia ha bisogno. Una politica che divide il Paese, invece di unirlo per far fronte ai problemi di tutti. Una politica che divide non solo tra destra e sinistra, ma anche tra Nord e Sud, tra italiani e immigrati, tra dipendenti e autonomi, tra padri e figli, tra laici e cattolici. La stragrande maggioranza degli italiani è stanca di una politica come questa, che crea una conflittualità esasperata e la usa come alibi per non affrontare i veri problemi del Paese”.

La politica si deve rialzare
“L’Italia non si deve rialzare L’Italia è in piedi. Sono in piedi gli italiani. E’ la politica che si deve rialzare. Gli italiani sono le persone che tengono duro in silenzio e con dignità, che magari fanno mille sacrifici per mantenere la loro famiglia, ma non rinunciano all’onestà, al rispetto delle leggi, all’accoglienza, alla solidarietà verso il proprio vicino così come verso chi arriva da un paese lontano. Questa fatica, queste speranze, questa generosità non meritano di scomparire sotto la nuvola di parole e il rumore dello scontro politico”.

Il Partito democratico, unire l’Italia
“Per questo è nato il Partito Democratico. Per unire l’Italia. Per provare a superare una volta per sempre la politica faziosa e settaria. Per raccogliere le energie migliori del Paese attorno ad un programma di riforme che affrontino i mali strutturali che lo affliggono da troppo tempo. Per dare alla politica un respiro nuovo”.

Una politica nuova
“E’ la politica intesa come lotta per grandi principi e grandi valori: la libertà, la giustizia, la pace. Ideali grandi, per i quali si può dare la propria vita, donandola ogni giorno nella fatica dell’impegno quotidiano, o addirittura accettando di perderla, pur di non tradire in nome della vita ciò che alla vita dà significato. Ed è la politica come impegno concreto per risolvere i problemi quotidiani delle persone, per rendere più lieve la vecchiaia, la malattia, la solitudine, per incoraggiare la speranza di una giovane coppia che pensa di mettere al mondo un figlio ma prima deve risolvere la sua prima preoccupazione, quella della casa; per aumentare le opportunità per chi vuole mettere alla prova i propri talenti”.

Cambiare la politica, cambiare l’Italia
“Il Partito Democratico nasce per questo. Per far riamare la buona politica, quella che in uno straordinario giorno di ottobre tre milioni e mezzo di persone hanno animato con al loro passione, con al loro partecipazione. Il Partito democratico nasce per dare alle donne e agli uomini e ancor più alle ragazze e ai ragazzi del nostro Paese la certezza che se vogliamo, insieme, noi possiamo cambiare la politica e cambiare l’Italia. La scelta è tra passato e futuro. Dobbiamo credere in ciò che l’Italia può essere”.

Voltare pagina
“Noi ci presentiamo agli italiani con una chiara proposta di governo: un programma, una leadership, una squadra coesa e affiatata. Lo state vedendo. Dopo la nostra scelta tutto si è messo in movimento. Anche nell’altro campo. Ma guardate bene quel che succede nelle loro file: sono preoccupati di “come” vincere, non del “perché” vincere. Di come organizzarsi meglio, non di cosa offrire di nuovo all’Italia, di cosa fare di nuovo per gli italiani. D’altra parte hanno già governato l’Italia per sette anni, e propongono solo di tornare a farlo, esattamente come prima. Noi vogliamo voltare pagina. Noi diciamo: non cambiate un governo, cambiate l’Italia. Cominciamo. Cominciamo a farlo insieme. Trasformiamo l’Italia”.

Si può fare
“Tocca a noi. Tocca a milioni di italiani. Dipende da noi, quello che possiamo fare insieme. Quello che insieme faremo. Una Italia moderna, serena, veloce, giusta. Si può fare. Questi due mesi ci metteremo in viaggio, toccheremo tutte le 110 province italiane, tutta la bellezza e la meravigliosa diversità del Paese. Questi due mesi saranno il modo più appassionante che abbiamo per far vivere le nostre speranze e dare corpo ai nostri sogni”.

Un Paese grande e lieve
“La speranza, la fiducia nel futuro, è il motore del cambiamento che serve all’Italia. E’ per questo che io mi candido. Non per ricoprire una carica. E vi chiedo, nei prossimi mesi, di pensare non a quale partito, ma a quale Paese. Facciamo un Paese grande e lieve. Una Italia in cui non si muoia per lavorare. In cui studiare e intraprendere sia facile. In cui le donne e gli uomini ritrovino la voglia di viaggiare, insieme e sicuri, verso il futuro. In cui la politica riscopra il coraggio di rischiare il nuovo. E forse, un giorno, ricorderemo che qui, oggi, in una bellissima domenica italiana, tutto è cominciato”.

sabato 9 febbraio 2008

Veltroni come Obama: Yes, we can !!!


Il nostro è un gesto che non ha precedenti nella politica italiana”. Walter Veltroni non usa mezze parole per sottolineare l’importanza della scelta del Partito democratico di correre da solo alle prossime elezioni politiche, in programma domenica 13 e lunedì 14 aprile. “Una scelta coraggiosa, una sfida difficile”. Sfida che il centrodestra sembra voler cogliere, ma alla quale, secondo il segretario del Pd, fornisce delle risposte inadeguate. Sfida che ha portato a quella che Dario Franceschini, vicesegretario del PD, ha definito “una separazione consensuale” con la sinistra radicale, ma che non ha creato frizioni con gli alleati di ieriA Roma per la presentazione del nuovo portale del Partito democratico, il segretario mostra l’ottimismo di chi sa di potercela fare, e la tranquillità di chi sa di aver fatto la cosa giusta.
“Si può fare”, non a caso, è lo slogan coniato per dare il via alla campagna elettorale. Una competizione che si annuncia intensa come non mai, da basarsi soprattutto sui contenuti. E’ per questo che Veltroni ribadisce di voler intraprendere un viaggio che lo porterà a toccare tutte e 110 le province italiane. Prima tappa Pescara, la mattina del prossimo 17 febbraio, il giorno dopo l’Assemblea Costituente convocata per ufficializzare il programma di governo da promuovere durante la campagna elettorale.

Il viaggio avrà come prologo l’appuntamento fissato per domenica 10 febbraio a Spello, in Umbria, nel cuore del Paese. Qui il segretario del Pd pronuncerà il “Discorso per l’Italia”. Un discorso volto a trasmettere a tutti i cittadini l’ottimismo del “si può fare”, la speranza in un futuro politico migliore, la fiducia in una vittoria del nuovo, che sovverta i pronostici delle prossime elezioni. “Sarà come Davide contro Golia – dice Veltroni – come giocare diciotto contro uno. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tanti italiani che si mettono in movimento, che vogliono scommettere su un nuovo tipo di politica, fatta in modo diverso”.

E’ proprio questo fattore di novità che sta contraddistinguendo l’attuale momento politico. Questo è il tesoro sul quale il Partito democratico può contare. “Nulla è pregiudizialmente definito – spiega Veltroni – quello che accade oggi è il risultato dello scossone che sta caratterizzando la vita politica italiana - dato da un solo grande protagonista - Si sente intorno a questo nuovo partito un clima diverso. Dalla mia partecipazione a Matrix poche sere fa sono arrivate centinaia di lettere ed e-mail di persone che vogliono partecipare alla camapagna elettorale” sottolinea il sindaco di Roma. “Noi porteremo avanti la nostra idea di Italia. L’Italia della speranza e non della contrapposizione”. La nascita del Pd, a giudicare dai numeri, sembra aver cominciato a creare questi sentimenti tra i cittadini. In Lombardia hanno ritirato l’attestato di partecipazione alle primarie oltre 120mila persone, più del doppio di quelli che erano gli iscritti di Ds e Margherita, circa 55.000. “Avanti di questo passo – sottolinea Veltroni – entro pochi mesi potremo contare sull’apporto di almeno 1 milione e 200mila cittadini”.

Cifre importanti, soprattutto considerando la parabola discendente che ha contraddistinto negli ultimi anni il rapporto tra politica e partecipazione. D’altronde, dice il segretario del Pd, “noi ci rivolgiamo sia agli elettori del centrodestra scontenti di un vecchio modo di fare politica, sia a chi, a sinistra, ha voglia di tornare ad impegnarsi”. Centrodestra e sinistra. Due capitoli ben diversi tra loro, ma che ben rappresentano le conseguenze politiche che hanno provocato la nascita del Pd e la scelta di presentarsi da solo davanti agli italiani. C'è da una parte “la reazione del centrodestra. Ma non basta un maquillage, tentare di riorganizzare solo le proprie sigle, testimonia – fa notare Veltroni – che la nostra è una sfida vincente, alla quale si fornisce una risposta insufficiente. Il problema è scegliere e avere il coraggio di pagare i prezzi di questa scelta, non mettere un ombrello sopra le differenze per non farle vedere”.

Dall’altra parte invece, la sinistra radicale, con cui Veltroni si è incontrato la mattina dell'8 febbraio. Un incontro che il segretario commenta così: "si è manifestata la presa di coscienza comune che è interesse reciproco trovare una propria identità, come accade in tutto il resto d’Europa”.

La sfida del Pd è quella di tradurre il proprio messaggio di novità e di speranza nella mobilitazione di tutti i cittadini. “Dobbiamo fare in modo – chiude il segretario del Pd – che ogni persona che ha partecipato alle primarie convinca altre cinque persone ad appoggiare il nostro progetto e a votare per noi alle prossime elezioni. Da soli nessuno di noi ce la può fare, insieme, invece, si può fare”..